Al via la convenzione di Hong Kong

La Convenzione internazionale di Hong Kong entrerà in vigore il 26 giugno 2025 grazie alla recente adesione di Liberia e Bangladesch.
Per consentire l’entrata in vigore di tale normativa, adottata il 15 maggio 2009 sotto l’egida dell’International Maritime Organization (IMO), era necessaria la ratifica di almeno 15 Stati, pari ad almeno il 40% del tonnellaggio mercantile mondiale e una capacità di riciclo delle navi non inferiore al 3% del tonnellaggio lordo della flotta complessiva degli Stati contraenti.
Queste condizioni sono state soddisfatte in seguito alla recente ratifica di Liberia e Bangladesch, avvenuta il 26 giugno 2023.
L’obiettivo della Convenzione è quello di garantire un meccanismo di riciclaggio delle navi adeguato alla preservazione della salute dei lavoratori e compatibile con la sostenibilità ambientale.
La sua entrata in vigore comporterà l’obbligo di fornire uno specifico piano di riciclaggio delle navi, nonché l’obbligo per esse di avere a bordo un inventario dei materiali pericolosi.
Inoltre gli Stati contraenti saranno tenuti a garantire che gli impianti di riciclaggio posti sotto la propria giurisdizione rispettino le prescrizioni della Convenzione.
Attualmente gli Stati aderenti alla Convenzione di Hong Kong sono 22: Bangladesh, Belgio, Repubblica del Congo, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Ghana, India, Giappone, Liberia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Panama, Portogallo, São Tomé e Príncipe, Serbia, Spagna, Turchia, pari complessivamente al 45,81 per cento del tonnellaggio lordo delle navi mercantili mondiali.

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