I Porti dello Stretto di Messina si impegnano a diventare “green ports” con l’approvazione del DEASP

I Porti dello Stretto di Messina (e, in particolare, i porti di Messina, Milazzo, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline Joniche) hanno approvato il Documento Energetico Ambientale del Sistema Portuale dello Stretto (d’ora innanzi D.E.A.S.P.), redatto da un qualificato team tecnico-scientifico, e precisamente dai tecnici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto (d’ora innanzi A.d.S.P.), dal DICEAM Dipartimento di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal CNR Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia di Messina e dall’ENEA di Palermo (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) con l’obiettivo di promuovere la realizzazione dei cosiddetti “green ports”, ovverosia dei porti sostenibili tra Calabria e Sicilia, attraverso un efficientamento energetico e una generale riduzione di emissioni di gas serra e di CO2 (meno del 15% nel medio periodo).
L’approvazione di questo strumento di programmazione si pone in linea con quanto previsto dall’art. 4-bis, commi 1 e 2, della Legge 28 gennaio 1994, n. 84, relativa al «Riordino della legislazione in materia portuale», secondo cui «la pianificazione del sistema portuale deve essere rispettosa dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale, in coerenza con le politiche promosse dalle vigenti direttive europee in materia. A tale scopo, le Autorità di sistema portuale promuovono la redazione del documento di pianificazione energetica e ambientale del sistema portuale con il fine di perseguire adeguati obiettivi, con particolare riferimento alla riduzione di CO2».
Posto che l’attuazione di una politica ambientale consapevole e sostenibile rappresenta un tema di interesse trasversale a tutti i livelli di pianificazione e progettazione, la L. n. 84/1994 ha previsto che le A.d.S.P. promuovano la redazione di questi documenti sulla base delle Linee Guida adottate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (M.A.T.T.M.) di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (M.I.T.).
A tal fine, il D.E.A.S.P. deve individuare: «a) all’interno di una prefissata cornice temporale, gli interventi e le misure da attuare per il perseguimento dei traguardati obiettivi, dando conto per ciascuno di essi della preventiva valutazione di fattibilità tecnico-economica, anche mediante analisi costi-benefici; b) modalità di coordinamento tra gli interventi e le misure ambientali con la programmazione degli interventi infrastrutturale nel sistema portuale; c) adeguate misure di monitoraggio energetico e ambientale degli interventi realizzati, al fine di consentire una valutazione della loro efficacia» (art. 4-bis, comma 3 L. n. 84/1994)
Il documento, da ultimo redatto, ha previsto diverse strategie in materia di sostenibilità energetica e ambientale in linea con le politiche nazionali ed europee, come: la riduzione dei consumi energetici dei natanti, dalle grandi navi ai piccoli natanti di servizio; la diffusione dell’alimentazione delle navi e dei veicoli a GNL; l’elettrificazione delle banchine dei porti (c.d. “cold ironing”); l’introduzione graduale dell’uso dell’idrogeno su navi e veicoli; la conversione dei mezzi di trasporto interni da alimentazione a combustibili fossili ad alimentazione elettrica; l’efficientamento della rete di illuminazione pubblica; impianti di conversione dell’energia ondosa; la sperimentazione per la produzione di energia da correnti marine; l’efficientamento energetico di edifici e infrastrutture portuali, la gestione integrata dei porti sia sotto il profilo energetico che ambientale attraverso nuove strutture che siano poco impattanti, sostenibili e  resilienti.
La sottoscrizione di questo documento rappresenta un traguardo di grande importanza, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, considerato che le correnti dello Stretto sono tra le più intense e costanti del Mediterraneo. Infatti, se la strategia delineata dal D.E.A.S.P. diventerà realtà, lo Stretto assumerà un ruolo di indiscussa importanza sia sul piano nazionale che internazionale, diventando un luogo strategico per la produzione di grandi quantità di energia elettrica da fonti rinnovabili.
In questo senso, peraltro, l’A.d.S.P. dello Stretto assumerà un ruolo di primaria importanza, posto che fungerà da supporto per tutte le iniziative pubbliche e private, attivate sul territorio.

Post recenti