Camere di Commercio: in arrivo tagli a diritti annuali, tariffe e diritti di segreteria
Con il Decreto Legge 90/2014, convertito con modificazioni in legge 114/2014, sono state introdotte diverse misure volte a ridurre l’importo di alcune tra le principali fonti di finanziamento delle Camere di Commercio: i diritti annuali, che ogni anno vengono versati dalle imprese iscritte, le tariffe ed i diritti di segreteria.
Da un lato, infatti, per quanto riguarda i diritti annuali, il Decreto ha stabilito che l’importo previsto per il 2014 sia progressivamente ridotto, durante i prossimi anni, nei seguenti termini:
- per il 2015, del 35%;
- per il 2016, del 40%;
- a partire dal 2017, del 50%.
Dall’altro lato, il legislatore ha voluto evitare che ad una riduzione dei diritti annuali corrispondesse un aumento delle tariffe e dei diritti di segreteria. A tal fine, l’art. 28, c. 2, del Decreto 90/2014 ha ancorato la determinazione dei relativi importi ai «costi standard definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico, sentite le Società per gli studi di settore (SOSE) e l’Unioncamere». La fissazione delle tariffe e dei diritti di segreteria applicati dalle Camere di Commercio, quindi, dipenderà in sostanza dalle valutazioni del Ministero, a cui compete la fissazione dei costi standard, «secondo criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l’accorpamento degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma associata».
Dalle disposizioni richiamate emerge la volontà del Governo di ridurre progressivamente l’autonomia finanziaria delle Camere di Commercio, nelle more di un riordino complessivo del sistema camerale.